CONFINI
dualità, alterità, dentro e fuori
Siamo giunti all'ultima settimana di lavoro.
Siamo partiti dalla spontaneità del racconto quotidiano attraverso i vostri diari visivi, siamo poi passati per l'esplorazione del mondo oggettuale della vostra "borsa di medicina", e infine siamo giunti a codificare i vostri gesti, decontestualizzandoli dalla vostra routine e facendoli divenire vere e proprie performance, ragionamenti e formulazioni della vostra identità in chiave universale e condivisa.
Quest'ultima consegna è sul tema dei CONFINI, ed ora che ci siamo esercitati per diverse settimane a strutturare e a progettare, siamo pronti per declinare il tema della consegna alla nostra personalità e rapporto con la fotografia, nel modo più personale e creativo possibile.
I confini sono qualcosa di immediato, ma anche di molto complesso e stratificato.
Il primo confine della nostra vita è la pelle, che sancisce una linea di divisione fra noi e il mondo, ma anche fra interno ed esterno. I confini sono relazionali, nella coppia, nei rapporti di parentela, nei rapporti di amicizia. Ma sono anche topografici: i confini tra la nostra vita domestica e un mondo al di là della porta di casa, come anche tra privato e pubblico. I confini aprono anche ad un discorso geopolitico: i confini nazionali, le barriere naturali. Ci sono resistenze, linee invisibili che poniamo tra noi e l'altro. Anche quelli sono confini. Infine c'è il confine della fotografia, il quadro che contiene l'immagine, che se da un certo punto di vista seleziona dall'altro esclude il resto del mondo, lasciandolo fuori dalla rappresentazione. Che rapporto abbiamo con le immagini? tra la rappresentazione del mondo e il mondo vero e proprio?
In quest'ultima consegna siete invitati a riflettere su uno di questi aspetti nella totale libertà espressiva, cercando tuttavia di sviluppare un progetto coerente, costruito, equilibrato, sia nelle scelte stilistiche che di contenuto. Partendo dalla stesura della vostra idea, che può declinare in aspetto privato e intimo (per esempio indagando i temi della memoria, della famiglia, dell'intimità), come anche pubblico e sociale, (come ad esempio il tema della sorveglianza e del controllo, il tema delle barriere e dell'attualità) o di una forma ibrida di privato e collettivo, il vostro progetto deve esprimere chi siete partendo dalla vostra quotidianità e individualità e deve essere realizzato entro le mura domestiche, pur utilizzando (se necessario) altri linguaggi e forme espressive, come materiale d'archivio, foto web, o altro ancora.
Non c'è un limite al numero di immagini. Una volta preparata la vostra serie, potete postarla nella sezione 4 della gallery, in formato web (72 dpi) con titolo e breve testo introduttivo che spieghi i vostri ragionamenti e il tema del vostro lavoro.
E ora via al pensiero e alla creatività!
Silvia.