Ana Mendieta opera delle trasformazioni identitarie, tramutandosi di volta in volta in creatura animale, vegetale o minerale, congiungendosi in una sorta di rituale estatico e simbiotico alla terra e all’universo naturale. “Credo nell’acqua, nell’aria e nella terra. Sono tutte divinità”. Il corpo, sempre in bilico tra cruda fisicità e mistica purezza, è presente, diventa filtro, tramite con la Natura. Nella sua serie "Siluetas" il corpo a poco a poco scompare, lasciando solo una traccia evocata da sabbia, fango, acqua, foglie, pietre, fiori.